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      La quale fu poi la prima che ella governasse come vinta, a "provincia", cioč con un pretore che signoreggiava cittá e principi governanti in apparenza.
      6. Nuove estensioni [241-218]. - Alle vittorie contro ai forti sogliono succedere conquiste minori, vittorie contro ai deboli rimasti indifesi. In una ventina d'anni, Roma aggiunse al suo giá lato e vario impero, la Sardegna e la Corsica; guerreggiň e vinse nell'Illirio, e cosí asserí sua potenza nell'Adriatico e s'appressň a Grecia; e, spingendo contro ai galli la guerra allentata giá ne' pericoli, pressata sempre ne' respiri, vinse presso a Chiusi, giunse al Po, ed ivi piantň due colonie, Piacenza e Cremona.
      7. Seconda guerra punica [218-201] - Ma intanto risorgeva Cartagine, meno indebolita giá che non concitata dal risultato della prima guerra. Annibale, capo in quella repubblica del partito della guerra, capitano giá vittorioso in Ispagna, e giovenilmente fecondo di quelle idee nuove ed ardite onde sorgono le guerre e i capitani immortali, ideň venir di Spagna a Italia per terra, attraversando Gallia transalpina, Alpi e Gallia cisalpina. Cosí fece. Gran disputa ne rimane tra gli eruditi, dove ei varcasse l'Alpi. Dicesi al Monginevra o al Piccolo o al Gran San Bernardo, passi i piú consueti nell'antichitá. Ma se fosse disceso per passi noti, sarebbe stato notato; e da niuno di questi detti (bensí dal Moncenisio e da molti altri) si vedono que' nostri piani, che le tradizioni dicono mostrati allora per la prima di tante volte dal duce agli invasori stranieri.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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