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      E Lucullo fu vittorioso da prima; ma mal governando il proprio esercito e l'Asia vinta, lasciò rifarsi il perdurante Mitridate. Allora, data tal guerra al vincitor di Sertorio e de' pirati, a Pompeo, egli accorse e vinse all'Eufrate, sottomise l'Armenia, fugò Mitridate alla Tauride, passò vincendo al Caucaso, ed in Siria. Quindi, Mitridate si uccise [63]; e Pompeo riordinò in province e regni poco diversi da province l'Asia intiera dall'Eufrate in qua. - Noi vedemmo giá un'altra volta Roma guerreggiare e conquistare dalla Spagna all'Asia minore, in dieci anni; ora, in dieci anni pure, un solo romano guerreggiò, conquistò ed ordinò dalla Lusitania all'Eufrate. Cosí la voce, l'opinione pubblica della maggior nazione del mondo, diede a Pompeo vivente il nome di "magno". Che se Cesare parve ai posteri piú grande ancora, non è forse che facesse, ma perché lasciò cose piú grandi. La posteritá suol giudicare men dalle fatte che dalle lasciate; ed ha ragione.
      19. Pompeo, Crasso, Cesare, Cicerone, Catilina [70-60]. - In cittá, Pompeo era di quelli che vogliono esser potenti legalmente, per via dell'opinione e del popolo; e corteggiava l'una e l'altro. Consolo con Crasso [70], restituí la potenza de' tribuni abbattuta da Silla. Crasso era di quelli i quali, piú che per altro, possono per le loro ricchezze; e n'avea di tali che soleva disprezzare chiunque non avesse da soldare un esercito. Catilina era un patrizio sfrenatamente corrotto, che si sforzava di potere per via della corruzione e de' suoi sozi in essa.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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