- Ordinò le finanze: due casse distinte, il fiscum dell'imperatore, l'aerarium dello Stato; il primo, maggiore e fornito dalle terre dette perciò "confiscate", e da' tributi delle province imperiali; il secondo, da quelli delle province senatorie. Le necessitá sorte a poco a poco avevano stabilita quella varietá di tributi, che la scienza moderna disapprovò giá, ma approva ora unanimemente; proprietá e mutazioni di proprietá territoriali, commerci interni ed esterni, sostenevano il carico pubblico. - Né trascurò, anzi compiè, le conquiste: e fermolle con ammirabile opportunitá. E prima ridusse i salassi, ed altre genti galliche alpestri; fatto piccolo ma notevole, perché solamente allora, e cosí dopo quattro secoli, si vede terminata la gran guerra nazionale contro ai galli, e compiuta la conquista della penisola, a cui intiera s'estese allora il nome d'Italia. Né è senza onore al complesso di queste genti, che diremo "italiane" d'ora in poi, che la conquista, l'unione di esse a Roma, abbia cosí costato altrettanto tempo, quanto appunto ne costò tutto il resto del mondo romano, tutto il cerchio del Mediterraneo. Attorno al quale poi e nell'interno del continente furono finiti di ridurre i celtiberi dei Pirenei, gli armorici ed ultimi galli occidentali, i reti, i vindelici, i norici, i pannoni, i mesii, tutti i germani e slavi di qua del Danubio, e in Asia gli armeni. E furono tentati poi altri estendimenti; minacciati i parti, ma non assaliti di fatto; tentati gli arabi e gli etiopi, ma fino al deserto solamente, ed ivi lasciati; assaliti bensí piú volte e fortemente i germani d'oltre Reno e Danubio, ma con successi vari dapprima, e lasciandovi finalmente l'ossa delle legioni di Varo, distrutte da un duce a cui ne rimase il nome generico di "guerriero", Heerman od Arminio [9]. Piansene Augusto, ma non era un Giulio Cesare da andarvi e vincervi: mandovvi legati; e quella guer
| |
Stato Italia Roma Mediterraneo Pirenei Danubio Asia Reno Danubio Varo Heerman Arminio Augusto Giulio Cesare
|