- Ma sorsero dai frantumi nuove leghe, nuovi duci di genti, che furono i definitivi distruggitori dell'imperio. E tanto piú, che Ezio, il sommo o solo capitano imperiale, fu ucciso per sospetti da Valentiniano III [454]; ucciso esso in breve da Massimo senatore, a cui avea rapita la donna [455]. - Seguirono venti anni d'agonia, nove ultimi augusti: Massimo per tre mesi, mentre Genserico e i vandali venivan d'Africa a prendere, saccheggiare e lasciar Roma [455]; Avito vinto e deposto da Ricimero, un duce di genti barbare varie [456]; Magiorano innalzato e in breve ucciso da Ricimero [457]; Livio Severo innalzato pur da Ricimero, e lasciato imperiar di nome sett'anni, poi morto, forse di veleno [465]; poi, dopo due anni d'interregno tenuto da Ricimero, Antemio innalzato per accordo di lui coll'imperatore orientale [467], da lui poscia combattuto, vinto ed ucciso [472]; poi morto Ricimero, che stava per prendere esso l'imperio, Olibrio morto fra tre mesi [472]; poi Glicerio imporporato in Italia, e Nipote nominato a Costantinopoli, il quale cacciò l'emolo [474] e fu cacciato egli stesso da Oreste suo maestro de' militi; e finalmente Romolo Augustolo figliuolo d'Oreste, deposto in breve da Odoacre duce di genti raccogliticce, le une sollevate in Italia e l'altre tratte d'in sul Danubio dalle reliquie dell'imperio unno. Odoacre non istimò rifare inutili imperatori, e fu finito l'imperio occidentale, l'imperio italiano [476].
16. Coltura antica, idolatra. - Della religione giá dicemmo a suo luogo, e cosí faremo pure per le seguenti etá, nelle quali le cose religiose si verranno sempre piú mescolando colle civili e politiche; ondeché non ci resta né resterá a parlare separatamente se non delle colture.
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