Queste assemblee teneansi tra' banchetti (mahl), e cosí dissersi in lor lingua "malli"; e in latino barbaro poi, or generalmente "concilia", or "placita" dalle deliberazioni ivi piaciute a tutti, or "campi di maggio" o "di marzo" dall'epoca delle annue convocazioni. - Fin dalle selve o steppe nazionali, e tanto piú quando furono stanziate le genti ne' nostri colti, il loro territorio divisesi in gau o shire (latino "comitatus", italiano "contado"); e a capo della tribú che l'occupava fu un magistrato, capitano in guerra, giudice in pace, chiamato "graf" o "sheriff" (comes, conte). Nei giudizi il graf era assistito or da alcuni notevoli della tribú chiamati "schoeffe" (latino ed italiano "scabini"); ora, per la verificazione del fatto principalmente, da certi guaranti (or detti "giurati") che si chiamavano "rachimburgi". Le pene, poche corporali, eran quasi tutte multe imposte al condannato, in profitto, parte del conte e del re, parte dell'offeso o degli eredi dell'offeso, e chiamavansi "widergeld", "widrigild" o "compensazioni". Il gau dividevasi in parecchi mark (italiano "marche", latino "vici"), e questi erano abitati poi per lo piú dalle "fare" o tribú, il capo (faro, baro, barone) in mezzo nel suo castello (hof, curtis, corte), e gli altri sparsamente all'intorno. - Del resto, l'ordine civile subordinato al militare; il graf, per lo piú capo di mille, aveva talora sotto sé parecchi di tali capi detti "tungini"; il migliaio diviso in centinaia (hundreda), ciascuna delle quali aveva a capo lo schulteis (latino "schuldacius", "scultetus", "centenarius"); il centinaio diviso in decurie, ciascuna delle quali aveva a capo lo zehnter (latino "decanus"). Ma se queste migliaia, centinaia e decurie fossero di "fare" o tribú, di famiglie o case, ovvero solamente di militi (heereman, latino "arimanni", "exercitales", "milites"), io nol saprei dir qui, né so che il sappia con certezza nessuno.
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Fin
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