Miseri secoli in tutto, quelli che straziati continuamente tra i due assolutismi del concentramento e della dispersione, non trovavan riposo dalle violenze della guerra, se non nei disordini della pace; quelli, in cui questi disordini eran fonte perenne di quelle violenze, e quelle violenze, di disordini nuovi. Quando impareremo noi a tener conto de' tempi presenti, ad esserne grati alla divina Providenza, a non farne stolti, od anche empi piagnistei?
LIBRO QUINTOETÁ QUINTA: DELLA SIGNORIA DEGLI IMPERATORI E RE
(anni 774-1073).
1. Carlomagno re [774-814]. - Carlomagno sí che fu vero legislatore, vero e grande rinnovatore ed ordinator di popoli e d'imperio, vero e buono intenditore delle condizioni di suo tempo, dei desidèri, delle necessitá de' suoi popoli. E cosí è, che gli ordinamenti di lui durarono gli uni alcuni, altri poi molti secoli, fino al nostro. Durar sempre non è dato a niuna istituzione umana, è distintivo di quelle divine, anzi di quella sola dalla ragione di Dio destinata a raccoglier nel grembo suo tutte le schiatte e tutti i secoli umani; quella che alcuni effimeri scrittori o politici vanno di dieci in dieci anni predicendo finita, ma che ha giá raccolti diciotto secoli e mezzo, e raccoglierá, Dio guarante, gli avvenire. Degli ordinamenti umani, all'incontro, i migliori sono fatti insufficienti dai tempi progrediti: e quindi la storia debbe sapere insieme ed ammirarli finché furono propizi a' tempi loro, e notar ciò che li fece caduchi, e segnare i tempi quando diventarono inetti.
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