Né, oltre a tali fatti, è altro piú importante a notare, che un capitolare dell'829; il quale ordina studi centrali di varie province (quasi giá universitá) in Pavia, Ivrea, Torino, Cremona, Firenze, Fermo, Verona, Vicenza e Cividal del Friuli.
6. Continua [840-888]. - Seguono contese di re, miserie di popoli, peggio che mai. - Lotario rimasto imperatore primario (perciocché oltre la confusione di tutti que' gradi di sovranitá non sovrane che dicemmo, essendo pur questa degli imperatori in primo ed in secondo, ei ci è forza distinguere), Lotario, dico, va in Francia e Germania contro a' fratelli Carlo il calvo e Ludovico, e ne tocca una gran rotta a Fontenay. Si ripacificano i tre [843] a Verdun, e Lotario n'ha oltre Italia tutta Francia occidentale. Nell'844 egli fa dal papa incoronar re di Italia Ludovico II suo figliuolo, e nell'849 l'associa all'imperio; e morendo poi nell'855, lascia gli altri Stati agli altri due suoi figliuoli, Lotario e Carlo. Durante questo regno, nuove guerre dei duchi di Benevento e di Spoleto, e delle cittá greche e de' saracini, e nuovi turbamenti in Roma. I saracini vengono fino a questa, e depredano a San Pietro e San Paolo, ambe allora fuor delle mura; re Ludovico accorre, allontana la guerra; si cingono di mura le due basiliche; e il quartier di San Pietro ne prende da papa Leone IV il nome di "cittá leonina". - Ludovico II succede dunque alla dignitá d'imperatore primario, ma alla sola potenza reale di re d'Italia con Provenza. E cosí attese all'Italia, fu re piú italiano che gli altri; meno male quando un re straniero ha nazionali il piú degli Stati.
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