- Né, rimasto solo re Arrigo II, se ne mutano le condizioni nostre. Egli continua in Germania, e l'Italia resta abbandonata a sé. I saracini di Sicilia fanno una discesa contra Salerno; ed ivi dicesi combattessero per la prima volta in Italia alcuni normanni (di quelli giá stanziati nella provincia francese detta da essi Normandia) lá capitati tornando pellegrini da Terrasanta; e seguissero alcuni altri pellegrini a San Michele del monte Gargano in aiuto a Mele, il cittadino liberatore di Bari, ed a' principi longobardi: piccoli inizi di gran regno. I saracini di Sardegna (giacché questa e Corsica, passate giá dall'imperio orientale all'occidentale, erano state occupate da que' barbari) scesero a Luni, e furono cacciati da un naviglio raccolto dal papa [1016]. Poi genovesi e pisani scendono in Sardegna, e ne cacciano i saracini; e difesala contro nuove discese, vi si stabiliscono, e se la disputano a lungo [1017]. E vedesi quindi, anche piú che dagli altri fatti precedenti, come le cittá italiane, non libere ancora nel loro interno comunque retto da' loro conti o vescovi o capitani, avessero pure al di fuori una qualsifosse autonomia. Nel 1020, papa Benedetto e Mele vanno alla corte imperiale tedesca ad implorar aiuto contro a' greci; ma il lento imperatore non iscende se non al fine del 1021. Entra quindi con un grand'esercito in Benevento, fa riconoscer il suo imperio da que' duchi e dagli altri longobardi, e da Napoli ed altre cittá greche e libere; e distribuiti colá contadi e castelli, risale a Toscana, a Lombardia, a Germania [1022]; dov'egli muore nel 1024. Egli e la imperatrice sua Cunegonda furono poi amendue santificati.
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