Pagina (289/750)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se non che, sparito, s'entrò in disputa sulle spoglie. Contesero Firenze e Mastino della Scala successor di Can grande; e Firenze strinse contro esso con Venezia un'alleanza [1336], per cui fu ripresa Padova e ridonata a' Carraresi, e furono assoggettate a Venezia, Treviso, Castelfranco e Ceneda, le prime conquiste di quella repubblica in terraferma, il primo ingresso di lei nella politica d'ambizioni italiane. Ma Venezia conchiuse la pace [1338] da sé; e Firenze, che ambiva Lucca, ne rimase delusa. Intanto Bologna, cacciato il legato Bertrando del Poggetto, che avea di lá governata a lungo parte guelfa, era caduta sotto la tirannia di Taddeo Pepoli [1337], rivoltosi poi a' ghibellini. Genova, stanca di sua tumultuosa libertá, s'era sottoposta ad un governo simile a quello dell'emula Venezia, a un doge [1339]. Cittá guelfe e ghibelline del paro, a vicenda e quasi a gara, precipitavano nel governo d'uno, doge, duca, signore o tiranno. La causa, l'abbiamo accennata piú volte, non la ripeteremo piú; poco men che dappertutto, una famiglia nobile, unendo sue aderenze alla parte popolana, conquistò la signoria. Sempre la medesima serie: aristocrazia, democrazia, tirannia. Firenze stessa provò un venturiero francese [1342], il duca di Atene; ma il ricacciò tra pochi mesi, e continuò a governarsi a forma di repubblica; ché quanto ad essenza, non si dimentichi, salvo Venezia, niuna cittá l'ebbe mai. - Morto papa Giovanni XXII, gli succedette Benedetto XI pur francese [1334], che pur continuò in Avignone.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





Firenze Mastino Scala Can Firenze Venezia Padova Carraresi Venezia Treviso Castelfranco Ceneda Venezia Firenze Lucca Bologna Bertrando Poggetto Taddeo Pepoli Venezia Atene Venezia Giovanni XXII Benedetto XI Avignone Genova Cittá Firenze