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      Seguono nuove paci e guerre, piú intricate che mai, da Lombardia fino a Puglia, a cui notare si farebbon pagine lunghe, e che del resto non ebbero risultato; finché, cacciatone lo Sforza, ed abbattutone il Visconti, questi trasse a sé quello, offrendogli la mano di Bianca sua figliuola naturale, ma unica. Allor fecesi pace universale [1441]. Ma anche questa ruppesi in breve. Guastaronsi suocero e genero; e ne seguiron simili guerre, simili scompigli e simile conchiusione. Ridotto a mal partito il Visconti, vecchio, morente, e perciò tanto piú allettante allo Sforza che gli volea succedere, si ripacificarono. Ma morí Filippo Maria prima che si congiungessero [1447]. - Sigismondo imperatore discese in Italia nel 1431. Fu incoronato a Milano (assente e chiuso in suo castello d'Abbiategrasso il timido Filippo Maria); a Roma [1432] tentò paci e non le fece; risalí nel 1433, morí nel 1439. Succedette [1440] Federigo duca d'Austria; dal quale in poi, l'imperio non uscí piú di quella casa, prima o seconda.
      29. Francesco Sforza quarto duca di Milano [1447-1466]. Il ducato era stato dato a' Visconti in feudo mascolino; niuna femmina, niun discendente o marito di femmine, v'avea diritto. Tuttavia vi preteser cosí parecchi; il duca di Savoia, il duca d'Orléans e Francesco Sforza. I milanesi si rivendicarono in libertá, restituirono il comune o repubblica, ma non seppero ordinare armi proprie a difenderla; assoldarono i migliori condottieri, due Sanseverini, Bartolomeo Coleoni, due Piccinini figli di Niccolò [morto nel 1444], e Francesco Sforza stesso.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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