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      E il fatto sta che la preoccupazione repubblicana fece a molti travedere ed anche travisare la storia d'Italia; li fece quasi per disprezzo tralasciare di studiare e notare la storia di que' grandi principati italiani, che si vennero apparecchiando fin da quest'epoca, che durarono d'allora in poi, e durano, che hanno quindi per noi un interesse molto piú attuale. Siffatte preoccupazioni esclusive, siffatte trascuranze volontarie od involontarie di tutta una serie di fatti, sono fonti di miseri errori, grettezze in tutti gli studi; nella storia, nella scienza de' fatti, sono distruzione della scienza intiera. - E studiando dunque i principati non meno che le repubbliche, noi noteremo fin di qua, che qui si vede la gran differenza tra un principe assoldator di condottieri, e un principe condottiero lui stesso. Quattro anni bastarono a Francesco, principe nuovo ma militare, per finir quelle guerre che avean occupata tutta la vita di Filippo Maria, principe antico ma non militare. Nel 1454 fu firmata una pace, stabile oramai, che fermò, limitò gli Stati di Milano e Venezia, quali li vedemmo fino a' nostri dí. Francesco signoreggiò poi tranquillo, glorioso, splendido altri dodici anni; e negatagli l'investitura da Federigo d'Austria, non se ne curò; offertagli per danari, la ricusò. - Costui era disceso nel 1452, ed avea fatti gli Estensi duchi di Modena e Reggio, cosí innalzando un altro de' principati duraturi; e scansata Milano, erasi fatto incoronar a Roma, non solamente imperatore, ma, contra l'uso, re d'Italia, da papa Niccolò V troppo condiscendente; poi era risalito.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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