n Francia, dov'era vivuto e morto prigione il Moro suo padre. E Leon X fece pace col vincitore; ed abboccatosi con lui a Bologna, v'aggiunse poi un concordato, che per secoli regolò le cose di religione di Francia. E il medesimo di che firmò quest'accordo [18 agosto 1516], investí suo nipote Lorenzo di Pier de' Medici del ducato d'Urbino, tolto pochi mesi addietro a Francesco della Rovere, che aveva pur data l'ospitalitá a' Medici esiliati. Morto poc'anzi [17 marzo 1516] Giuliano ultimo fratello di Leone, questo Lorenzo era oramai il piú prossimo parente di lui, e governò poi colla solita potenza indeterminata la cittá di Firenze, e come principe il ducato d'Urbino, ritoltogli dal La Rovere e restituitogli l'anno appresso. - Intanto, morto Ferdinando il cattolico re di Spagna ed Indie e Sicilia e Napoli [15 gennaio 1516], e succedutogli Carlo figlio di sua figlia, che fu primo in Ispagna e quinto in Germania e nell'imperio, questi firmava [13 agosto] in Noyon un trattato di pace con Francesco I, al quale aderí in breve pure [4 dicembre] Massimiliano. E cosí finalmente, dopo sette anni, finirono gli scompigli politici e guerrieri sollevati dalla lega di Cambrai. Salvo le cittá di Romagna e del Regno, ripresele fin da principio di quella guerra, Venezia riebbe tutti gli Stati suoi di terraferma; esausti sí, ma che dovetter rifarsi prontamente, ondeché non mi sembra valere tale scusa per quella neutralitá od indifferenza in cui ricominciò a poltrire rispetto agli affari d'Italia.
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