Pagina (449/750)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - Di Venezia, sarebbe a dire quella accanita disputa ch'ella ebbe [1606- 1607] con papa Paolo V, e in che si fece famoso fra Paolo Sarpi di lei teologo. Gli storici, le memorie del tempo, e Botta poi, si fermano lungamente in essa, ed in alcune altre che furono e prima e dopo tra' papi e principi italiani. Ma noi, oltreché v'avremmo poco spazio, e che tali contese tra le potenze temporali e la ecclesiastica ne vorrebbon pur molto per essere bene spiegate e capite, confessiamo di porvi oramai poca importanza. Queste dispute, per qualche ecclesiastico o qualche affare che i tribunali civili ed ecclesiastici avocavano a un tempo a sé, per li diritti d'asilo nelle chiese, per istabilire od estendere il tribunale dell'Inquisizione, parvero, in vero, grossi affari a que' tempi ove non n'eran de' grandi; e son segni appunto di ciò. Ma ciò detto, non mi paiono piú importanti che tanti altri affari speciali di giurisprudenza o legislazione civile o militare o marinaresca, che tralasciamo per forza. Ché anzi, se abbiamo a dir tutto il pensier nostro, crediamo che parecchi di coloro i quali s'estendono in ciò, ciò facciano (a malgrado la noia propria e de' leggitori) per rivolgergli a quel pochissimo che resta di tali dispute a' nostri dí, ed in che essi pongono tuttavia un'importanza che noi non sappiamo assolutamente vedere. Non è la potenza ecclesiastica l'usurpatrice de' nostri dí; tal non era nemmeno nel Seicento; giá difendevasi, indietreggiando dalle sue pretensioni antiche fin d'allora, ed ella si difende ed indietreggia ora piú che mai; ondeché, tutto ciò che si rivolge d'ire e d'attenzioni contro ad essa, sono ire ed attenzioni perdute contro a' veri usurpatori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





Venezia Paolo V Paolo Sarpi Botta Inquisizione Seicento