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      Nella notte del 26 e 27 luglio, sorpresero Torino. Madama reale (come si chiamava la duchessa) ne fuggí prima in cittadella, poi qua e lá fino a Grenoble, ma lasciando il figliuolo chiuso in Monmelliano con ordine al governatore di non dar né figlio né fortezza, nemmeno per niuno scritto di lei; e cosí salvollo dal Richelieu che lo voleva. Nel 1640, fu ripresa Torino, e tornovvi madama reale. Nel 1642, si fece accordo tra lei e i cognati; e le rimase la reggenza fino al 1648, e naturalmente poi per piú anni il governo del figliuolo maggiorenne ma adolescente. E durò la guerra ma lungamente tra Francia e Spagna. Ravvivossi nel 1656 colla presa di Valenza, ma senza grandi risultati nemmeno. Erano i tempi della decadenza in Ispagna, e della Fronda in Francia. Finalmente, addí 17 novembre 1659, facevasi la pace de' Pirenei tra Spagna e Francia; e fu firmata per questa dal Mazzarino, cardinale italiano e successore al Richelieu nel ministero. E cosí liberato Piemonte da amici e nemici, regnò Carlo Emmanuele II tranquillo, splendido, edificator di chiese, palazzi e ville, protettor di lettere, buono ed elegante principe. Disputò vanamente per il titolo di re di Cipro con Venezia; e pacificatosi, le mandò il marchese di Villa suo generale ed un corpo di truppe, ad aiutar Candia assediata dai turchi. Mosse due cattive guerre contro a' valdesi, e le finí lasciando le cose come prima. Nel 1670, aprí tra' dirupi di Savoia una strada a Francia, opera alla romana, ammirata e superata da Napoleone, che se Dio voglia sará superato da' principi nostri, aiutati dalla pr


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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