Acquistar principe proprio, ministri, tribunali, magistrati, milizie nazionali addentro, ministri e consoli patrii a curar gl'interessi fuori; riversar le imposizioni (sien poche o molte od anche troppe) tutte in casa, son vantaggi superiori sempre a qualunque altro. Naturalmente poi, sorse la necessitá di riordinar ad uso proprio quant'era stato ad uso di signori stranieri; e i riordinamenti intrapresi in tempi civili fanno sempre sparire molti residui di barbarie. Cosí fu operato nel Regno, ma timidamente; furono migliorate ad una ad una le leggi civili, criminali, commerciali, ma non ordinate in codici; undici legislazioni erano, undici rimasero. Furono scemati i diritti, cioč le eccezioni, cioč le ingiustizie feodali, ma non tolte di mezzo radicalmente, che era il solo rimedio buono a tal peste. E dalla depressione de' nobili era giá nato e crebbe piú che mai un altro malanno, la oltrepotenza, l'ingerenza in tutto de' curiali; e chi non creda a me, creda al Colletta, che ciň deplora. E furono scemati i diritti del fňro ecclesiastico, gli asili; fin dal 1741 fu fatto a ciň un concordato con Roma. Furono ordinate le finanze, ma poco bene; furon lasciate a impresa le tasse indirette, fu introdotto il lotto. Cacciati dal Regno gli ebrei; tentata introdurre l'inquisizione da un arcivescovo zelante, e repulsa dall'opinion pubblica, e quindi dal re. Del resto, grandi abbellimenti in Napoli: ampliato l'edifizio degli Studi; edificate le ville regie di Portici, di Capodimonte, di Caserta, il teatro di San Carlo [1737]; incominciati gli scavi di Ercolano [1738] e di Pompei [1750]. Strade magnifiche furono fatte, e dette "per le cacce" del re, intorno a Napoli; ma poche per il pubblico, e meno per le province lontane.
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