Rifuggirono al palazzo di Francia, dov'era ambasciatore Giuseppe Buonaparte fratello di Napoleone, e a lui addetto un giovane generale Duphot. Questi fu ucciso nel tumulto. Fecesene scandalo, grida, violazione iuris gentium, e via via. Arrivò Berthier, generale in capo de' franco-cisalpini, al 10 febbraio 1798, entrò, fu menato in trionfo a Campidoglio; e lí sotto, a Campo Vaccino, dinanzi ad un notaio, fu proclamata la repubblica romana. Non sarebbe pregio d'opera anche piú distesa riferire le costituzioni, o peggio i subbugli, le parti, cioè i pettegolezzi di questa e delle seguenti repubblichette efimere. Piú seria, piú storica la resistenza del vecchio ed or dignitoso e coraggioso pontefice; il quale ricusò ogni rinuncia, e fu subito portato via a Toscana, ed indi a Valenza in Francia, dove morí [29 agosto 1799]. - Intanto cadeva casa Savoia. La repubblica ligure infrancesata dichiarava la guerra a Carlo Emmanuele. Intromettevasi Francia, ed occupava la cittadella di Torino. E finalmente, a un medesimo dí a Parigi e a Torino, dichiarava la guerra (tirannica derisione) al re giá spogliato d'ogni mezzo di resistenza; e questi abdicava [9 dicembre] virtuosamente protestando, ed era poi portato via a Toscana, e lá imbarcato per Sardegna. E cosí, dopo quattro anni di difesa militare, e due di difesa diplomatica (sostenuta principalmente dal Priocca ministro degli affari esteri e dal Balbo ambasciatore a Parigi) cadeva anch'essa non senza dignitá casa Savoia. Questa e il papa soli fra' principi italiani ebbero, non avendo saputo resistere, l'onore almeno di aver saputo soccombere.
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