- E prima, della poesia fu detto da alcuni storici letterari che ellarisorse fin dal cader del secolo decimosettimo, per opera dell'accademia degli Arcadi allora istituita [1690]. Ma, come a molti, cosí a me paiono gli Arcadi aver fatto poco piú che mutare una vanitá, un'affettazione in un'altra, il seicentismo in un settecentismo poco migliore, i concetti in quelle sdolcinature pastorali che empierono tutto quanto questo secolo. Ma fu gloria di questo, che tra quel pessimo gusto e quella calca sorsero pur molti poeti diversissimi, occupatisi in quasi tutti i grandi generi della poesia, e molto opportunamente in quelli sopra tutti che mancavano per anche alla nostra. Perciocché ei bisogna pur dirlo; quell'"indulgere genio", quell'abbandonarsi alle volgari ispirazioni, quel venir facendo e rifacendo letteratura facile, che è vantato da taluni, seguito da tanti, massime in poesia, non riesce oramai né utile alla patria, né glorioso allo scrittore, nemmeno in poesia; e noi veggiamo all'incontro tutti i buoni e gloriosi del secolo scorso e del presente aver piú o meno fatto come Alfieri; cioè essersi messi di proposito, con fatica ed insistenza, a supplire a una mancanza, a riempire un vuoto delle lettere patrie. Ad ogni modo, fiorirono dalla fine del Seicento al 1814 Apostolo Zeno [1669-1750], Niccolò Forteguerri [1674-1738], Scipione Maffei [1675-1755], Metastasio [1698-1782], Alfonso da Varano [1705-1788], Goldoni[1707-1793], Gaspare Gozzi [1713-1786], Parini [1729-1799], Cesarotti [1730-1808], Alfieri [1749-1803], Ippolito Pindemonte [1753-1828], Monti [1754-1828], Foscolo [1778-1827]; una serie magnifica per qualunque secolo, e poco minore, se è, a quella dei poeti del Cinquecento; una serie che ci mostra emulata allora l'eleganza de' poemi cavallereschi e didascalici del Cinquecento, quasi inventati e insieme portati al sommo i generi dell'opera in musica, della commedia, della tragedia e del poema satirico, e tentato il romanzo, e rinnovate le varietá, la forza, la virilitá, la grandezza de' soggetti e dello stile in tutta la poesia italiana.
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