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      1808 al 1812, trionfante dopo le sventure francesi del 1812, aiutante il sollevamento e l'indipendenza di Prussia e Germania intiera nel 1813 e 14; rimasta poi lá con nomi e scopi mutati e minori. E sorse, con iscopo simile, benché piú ristretto, in quei medesimi anni la setta dei carbonari, fomentata, dicesi, contro ai Napoleonidi di Napoli da' Borboni di Sicilia. Ma se è vero tal fatto, questi non tardarono a portar la pena della pericolosa invenzione; ché restaurati nel 1815, la setta amica diventò nemica loro e degli altri principi restaurati ed assoluti, amica della parte liberale, di cui erano quasi vanguardia, o bersaglieri, sregolati, ingovernabili, cui pretendevano anzi condurre. Io non ho luogo, né notizie, né genio a dire di lor forme, lor modi, loro divisioni e suddivisioni, e mutazioni e moltiplicazioni di nomi. Questo solo noterò qui, che ho notato altrove, ed è piú importante: che queste sètte o congiure nuove, non meno che le piú antiche, si mostrarono al fatto sempre il peggior modo che possa essere ad effettuare qualunque rivoluzione; il peggiore quanto a moralitá, perché non è possibile avanzarle senza quei segretumi, quelle falsitá, quelle insidie, e quei tradimenti che sono, insomma, l'essenza delle congiure; ed il peggiore quanto ad efficacia e buona riuscita, perché appunto quella immoralitá fa sí, che molti non vedendola vi si mettono, ma vedendola se ne ritraggono, e i pochi rimastivi perdono la fiducia, e si dividono, e chi fa una cosa, chi l'altra, nulla mai di unanime o, peggio, di grande.


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Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario
di Cesare Balbo
pagine 750

   





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