Se non che, come succede pur troppo soventi in tutti i paesi di governi rappresentativi, le parti a cui non s'era dato adito al ministero ed alle Camere, furono tanto piú vive e dannose fuori. Liberali estremi, o come allor si disse alla francese, "rossi", repubblicani e settari fecero capo in Livorno. Il ministero tranquillo nel parlamento, ebbe a pugnar colla piazza di Livorno e suoi rimbombi a Firenze. Né tuttavia scoppiava tuttociò, finché le vittorie piemontesi tenner fermi i governi italiani. - Cosí in Roma sotto il ministero Antonelli [nominato li 10 marzo], ma per pochi giorni appena. Ché incominciò a turbarsi l'animo di Pio IX per li tumulti, anche piú anticivili che antireligiosi, contro ai gesuiti le cui case fu ridotto a far chiudere egli stesso [30 marzo]. E si turbò piú che mai per il proclama con che Durando invitava quasi a crociata l'esercito pontificio [5 aprile]. E dicesi si turbasse per le temute ambizioni del Piemonte e per il suo indugio a trattar la confederazione; ma quelle furono posteriori ne' lor segni, e questa avrebbe cresciuti anziché scemati i suoi scrupoli di guerreggiare. E il fatto sta che questi furono effetto principalmente delle voci che venivano d'Austria, anzi di Germania tutta, che que' vescovi, que' cleri, que' cattolici si alienassero da lui parteggiante, guerreggiante contro essi per Italia, si separassero dalla Santa Sede, facessero scismi. Erano voci, timori esagerati, ma naturali. Cosí fu da Alessandro III e Gregorio VII in qua, e sará sempre; epperciò, sempre il dissi e sempre il ridirò, i papi non possono esser duci a niuna impresa d'indipendenza nostra: fattine duci l'abbandonano, il loro dovere di papi superando il loro dovere di principi italiani, e la fa loro abbandonare; e abbandonandola come duci, la rovinano.
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