CAPO DECIMOSETTIMO.
VICENDE DELLA GLORIA DI DANTE.
(1321-1838). 566
NOTA AGGIUNTA AL CAPO IV (LIBRO II),
Pag. 336 589
NOTA AGGIUNTA AL CAPO VII (LIBRO II),
Pag. 405. 591
NOTE DI EMMANUELE ROCCOALLA VITA DI DANTE 612
INDICE ALFABETICODE' NOMI PROPRII E DELLE COSE NOTABILI 651
INDICE DEL VOLUME. 662
VITA DI DANTESCRITTA
DACESARE BALBO
CON LE ANNOTAZIONI DI EMMANUELE ROCCOEDIZIONE CONSENTITA DALL'AUTORE
FIRENZE.
FELICE LE MONNIER.
1853
LIBRO PRIMO.
DANTE IN PATRIA.
CAPO PRIMO.
I COMUNI ITALIANI SEI SECOLI XII E XIII.
. . . . . . Italia di dolore ostello!
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
E, se licito m'è, o sommo Giove,
Che fosti in terra per noi crocifisso,
Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
O è preparazion, che nell'abissoDel tuo consiglio fai per alcun bene
In tutto dall'accorger nostro ascisso?
Purg. VI.
Se Dante non fosse stato altro che poeta o letterato, io lascerei l'assunto di scriverne a tanti, meglio di me esercitati nell'arte divina della poesia, o in quella così ardua della critica. Ma Dante è gran parte della storia d'Italia; quella storia a cui ho dedicati i miei studi, che ho tentata in più guise, ma che non ispero guari di poter compiere oramai. Quindi è che non avendo potuto o saputo ritrarre la vita di tutta la nazione italiana, tento ritrarre quella almeno dell'Italiano che più di niun altro raccolse in sè l'ingegno, le virtù, i vizi, le fortune della patria. Egli ad un tempo uomo d'azioni e di lettere, come furono i migliori nostri; egli uomo di parte; egli esule, ramingo, povero, traente dall'avversità nuove forze e nuova gloria; egli portato dalle ardenti passioni meridionali fuori di quella moderazione che era nella sua altissima mente; egli, più che da niun altro pensiero, accompagnato lungo tutta la vita sua dall'amore; egli, insomma, l'Italiano più italiano che sia stato mai.
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Giove Dante Dante Italia Italiano Italiano
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