Pagina (42/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le donne erano molte, tra le quali v'aveva che si rideano tra loro. Altre v'erano che guardavanmi aspettando che io volessi dire. Altre v'erano che parlavano tra loro, delle quali una volgendo i suoi occhi verso me, e chiamandomi per nome, disse queste parole: A che fine ami tu questa tua donna, poichè tu non puoi la sua presenza sostenere degli occhi? Chè certo il fine di cotale amore conviene che sia novissimo. E poichè m'ebbe detto questo, non solamente ella, ma tutte le altre cominciàro ad attendere in vista la mia risponsione. Allora dissi queste parole loro: Madonna, lo fine del mio amore fu già il saluto di questa donna, forse di che voi intendete, ed in quello dimorava la mia beatitudine, che era fine di tutti i miei buoni desiderii. Ma poichè le piacque di negarlo a me, lo mio signore amore, la sua mercede, ha posta tutta la mia beatitudine in quello che non mi puote venir e meno. Allora queste donne cominciàro a parlare intra loro; e siccome talor vedèmo cader l'acqua mischiata di bella neve, così mi parea vedere le loro parole mischiate di sospiri. E poichè alquanto ebbero parlato tra loro, mi disse anche questa donna che prima m'avea parlato, queste parole: Noi ti preghiamo che tu ne dica dove sta questa tua beatitudine? Ed io rispondendo lei, dissi cotanto: In quelle parole che lodano la donna mia. Ed ella rispose: Se tu ne dicessi vero, quelle parole che tu n'hai dette notificando la tua condizione, avresti tu operato con altro intendimento. Ond'io pensando a queste parole, quasi vergognoso mi partii da loro; e venia dicendo tra me medesimo: Poichè è tanta beatitudine in quelle parole che lodano la mia donna, perchè altro parlare è stato il mio?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Madonna