Cino, gran giureconsulto di quell'età, n'è riputato il primo poeta dopo Dante, e Dante stesso in quelle citazioni sembra cortesemente porlo innanzi a sè; ma Petrarca, a cui non imcombeva tal cortesia, esaltandolo come primo, mostrò forse la verità di quella osservazione: che nel giudicar degli emuli si suol porre primo chi dovrebbe esser secondo; e secondo, colui che tutti pongono il primo.73
Ma per noi, il più importante di tutti questi poeti è certo Guido Cavalcanti, il primo amico ed il compagno di tutta la gioventù di Dante. Era d'una delle famiglie maggiori, e Guelfa anch'essa, della città, e figliuolo di messer Cavalcante de' Cavalcanti, posto nell'inferno di Dante trai miscredenti.74 Non trovo in che anno nascesse; ma era, d'una ventina d'anni almeno, più vecchio che Dante, posciachè nel 1266 sposava la figliuola di Farinata degli Uberti, il glorioso capo Ghibellino della generazione antecedente. Fu questo uno de' parecchi maritaggi fatti tra Guelfi e Ghibellini a quell'epoca del ripatriare dei primi; maritaggi trattati con animo di concordia; ma che, rimanendo superiore e sola la parte Guelfa, misero in sospetto le famiglie così apparentate coi loro contrari.75 E in tale sospetto, e forse in tal realtà di Guelfo pendente a Ghibellino, rimase poi Guido Cavalcante; e il vedremo trar Dante con seco. E sì, che tutte le memorie dell'età ci mostrano in Guido uno di quegli uomini, i quali risplendono naturalmente in gioventù nel cerchio degli amici, e se lor basti la vita e la fortuna, nella loro città. Dino Compagni lo ritrae qual «giovane gentile, cortese ed ardito, ma sdegnoso e solitario, ed intento allo studio.
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