Pagina (63/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Imperciocchè eloquenti, cioè persuaditori con ragioni in qualunque modo opportune e convincenti, dovettero essere e quei primi consoli e capi de' Comuni, che raccolsero in leghe tante popolazioni fin dal secolo XII: e que' capi di parte, che tanti animi accesero e guidarono; e quel Mosca Lamberti, che disse,
      lasso! capo ha cosa fatta.
      Che fu 'l mal seme per la gente Tosca.
      Inf. XXVIII, v. 107-108.
      cioè persuaditore della morte del Buondelmonte ed origine in Firenze delle parti Guelfa e Ghibellina; e quel Farinata degli Uberti, che vedemmo, nuovo Camillo, impedire la distruzione della patria. Fu eloquente senza dubbio quel fra Giovanni da Vicenza, che nel 1233, in riva all'Adige presso a Verona, raunò, dicesi, quattrocento mila persone di parecchie città all'intorno a far pace, e signoreggiò Vicenza e Verona; benchè tali paci e signorie non durassero quasi più che il suono dileguato della sua voce.94 L'eloquenza politica in lingua popolare nacque e fiorì certamente in questi secoli; i quali, dicansi di libertà o licenza, furono ad ogni modo quelli delle passioni, de' movimenti e delle deliberazioni popolari. Nè è da dubitare, che molti de' discorsi tramandatici dai cronacisti fossero veramente pronunciati ed uditi; ma la rettorica degli storici che seguirono, ora alterando i discorsi veri, ora inventandone ad imitazione antica, gli screditò a segno di farli poi tenere tutti per finti. Ad ogni modo, nel tempo di che parliamo, sono da distinguere bene rettorica ed eloquenza; e Dante famoso allora in ambe, fu mediocrissimo nella prima studiata, ottimo ed efficace nella seconda senza studio usata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Comuni Mosca Lamberti Tosca Buondelmonte Firenze Guelfa Ghibellina Farinata Uberti Camillo Giovanni Vicenza Adige Verona Vicenza Verona Dante