Ti traviò si fuor di Campaldino,
Che non si seppe mai tua sepoltura?
Oh, rispos'egli, appiè del Casentino
Traversa un'acqua ch'ha nome l'Archiano,
Che sopra l'Ermo nasce in Apennino.
Là 've 'l vocabol suo diventa vano,140
Arriva' io, forato nella gola,
Fuggendo a piedi, e sanguinando 'l piano.
Quivi perdei la vista, e la parolaNel nome di Maria finì;141 e quivi
Caddi, e rimase la mia carne sola.
Io dirò 'l vero, e tu 'l ridi' tra i vivi:
L'Angel di Dio mi prese, e quel d'Inferno
Gridava: o tu dal Ciel, perchè mi privi?
Tu te ne porti di costui l'eterno,
Per una lagrimetta che 'l mi toglie;
Ma io farò dell'altro142 altro governo.
Ben sai come nell'aere si raccoglieQuell'umido vapor che in acqua riede,
Tosto che sale dove 'l freddo il coglie.
Giunse quel, mal voler, che pur mal chiede,143
Con lo 'ntellelto, e mosse 'l fumo e 'l ventoPer la virtù che sua natura diede.
Indi la valle, come 'l dì fu spento,
Da Pratomagrno al gran giogo coperse,
Di nebbia, e 'l ciel di sopra fece intentoSì, che 'l pregno aere in acqua si converse:
La pioggia cadde, e ai fossati venneDi lei ciò che la terra non sofferse:
E come ai rivi grandi si convenne,
Ver lo fiume real, tanto veloceSi ruinò, che nulla la ritenne.
Lo corpo mio gelato in su la foceTrovò l'Archian rubesto, e quel sospinse
Nell'Arno, e sciolse al mio petto la croce.
Ch'io fei di me144 quando 'l dolor mi vinse:
Voltòmmi per le coste, e per lo fondo;
Poi di sua preda mi coperse e cinse.
Purg. v. 91-130.
Tornati i Fiorentini a casa, secondo la condizione di quei tempi, che non concedevano guari di profittare della vittoria, si rivolsero in agosto del medesimo anno, insieme co' Lucchesi, e con tutta la taglia o lega de' Guelfi di Toscana, contro a Pisa.
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