Pagina (134/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ad ogni modo, vera e certa è quell'ultima notizia data a tal proposito dal Filelfo, che Dante seppe e scrisse francese. Già dicemmo scritto in tal lingua, o almeno in provenzale, uno squarcio non breve del Purgatorio;232 e parte nella medesima, parte in latino, parte in italiano è quella Canzone «Ahi faulx ris, per qui traé haves,»233 che trovasi dai più attribuita a Dante, e non rifiutata da altri se non per la insufficientissima ragione, che non par loro degna di Dante. Del quale e di tutti i grandi scrittori troppe numerose opere si rifiuterebbero, se s'ammettesse tal nuova regola di critica, che non istà colle regole troppo più certe della varietà, della debolezza e degli errori d'ogni ingegno umano. Ma entrati per forza nel campo delle congetture, lasciamolo volentieri; e lasciamo le ultime ambascerie al Papa, di che vedremo con più certezza negli anni seguenti.
      Intanto, è del dì 8 maggio 1299 una ambasceria, non compresa nelle quattordici del Filelfo, ma che consta da un documento superstite. Esercitolla Dante appresso al Comune di San Geminiano in nome del Comune di Firenze, e per gli interessi di parte guelfa. Imperciocchè, come vedemmo farsi stato nello stato dai comuni nell'imperio, e dal popolo ne' comuni, così pur facevasi da parte guelfa nel popolo fiorentino. Più si studiano questi tempi del medio evo italiano, più si vede che fu loro usanza, lor perdizione, lor peste, questo modo di fare così stato nello stato. Così in mezzo ed oltre al governo popolare de' Priori dell'Arti, diventato governo del Comune di Firenze, eravi un governo frammisto, sovrapposto di parte guelfa co' suoi magistrati, e sue entrate, sue deliberazioni, sua potenza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





Filelfo Dante Purgatorio Canzone Dante Dante Papa Filelfo Dante Comune San Geminiano Comune Firenze Priori Arti Comune Firenze Imperciocchè