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In tutto, vedesi che Dante dopo gli eventi privati ma a lui importanti di sua gioventù, il suo amore, il nome di poeta acquistato, i suoi studi, le sue prime armi, la morte di sua donna e il suo matrimonio, ne' sett'anni poi che corsero dal 1293 al 1299, datosi più che alle Lettere, alla Repubblica, esercitò uffici e ambascerie non solo del Comune tutto guelfo e popolano, ma pure del governo speciale di parte guelfa; e questo fino all'ultimo dei detti anni, il 1299. E tal governo poi, a malgrado i vizi detti, e tali anni a malgrado le divisioni intestine narrate, furono governo ed anni di splendore ed accrescimento grandissimo in Firenze. Fu accennato in qualche luogo dal Machiavelli, che le parti ne' governi liberi sono talor principio di forza e grandezza; e se da niun fatto mai, certo è provato da non pochi di questi ultimi sette anni del secolo XIII in Firenze.
Nell'anno 1294, il dì di Santa Croce di maggio, si fondò la grande e stupenda chiesa di Santa Croce;237 quella medesima, oltre alla bellezza, così illustre per li monumenti de' tanti grandi Italiani (ultimo Dante fra essi)*, onde può dirsi il Panteon, il Westminster, o il Walhalla d'Italia. Nel medesimo anno «essendo la città di Firenze in assai tranquillo e buono stato, essendo passate le fortune del popolo, per le novità di Giano della Bella, i Fiorentini s'accordarono di rinnovare la chiesa maggiore di Firenze, la quale era di molto grossa forma, et piccola a comparatione di sì fatta città; et ordinarono di crescerla et di tirarla a dietro, e di farla tutta di marmi et con figure intagliate.
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