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      E quindi forse ciò che segue: «Quelli della parte de' Donati non si voleano partire, mostrando che tra loro era congiura. I Rettori» (sinonimo di Priori) «gli voleano condannare, e se non avessono ubbidito e avessono preso l'arme, quel dì avrebbono vinta la terra; perocchè i Lucchesi» (Guelfi vecchi e caldi), «di coscienzia del Cardinale, veniano in loro aiuto con grande esercito di uomini. Vedendo i Signori» (altro sinonimo di Priori) «che i Lucchesi veniano, scrissono loro, non fossono arditi entrare in su loro terreno. E io mi trovai a scrivere le lettere. E alle villate si comandò pigliassono i passi; e per istudio di Bartolo di messere a Iacopo de' Bardi tanto si procurò, che i Lucchesi ubidissono.
      «Molto si palesò allora la volontà del Cardinale, che la pace ch'egli cercava, era per abbassare la parte dei Cerchi, e innalzare la parte de' Donati. La quale volontà per molti intesa, dispiacque assai; e però si levò uno di non molto senno, il quale con uno balestro saettò uno quadrello alla finestra del vescovado dove era il Cardinale, il quale si ficcò nell'asse. E il Cardinale per paura sì partì di quindi, e andò a stare Oltrarno, a casa messere Tommaso de' Mozzi, per più sicurtà.
      «I Signori, per rimediare allo sdegno, avea ricevuto, e gli presentarono fiorini MCCC nuovi; e io glieli portai in una coppa d'ariento, e dissi: Monsignore, non gli disdegnate, perchè siano pochi; perchè sanza i consigli palesi non si può dare più moneta. Rispose gli avea cari, e molto gli guardò, e non li volle.


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Vita di Dante
di Cesare Balbo
pagine 525

   





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