«Udito questo, m'accozzai con Lapo di Guaza Ulivieri, buono e leale popolano; e insieme andammo a' Priori, e conducemovi alcuni erano stati al detto consiglio; e tra i Priori e loro fumo mezzani; e con parole dolci raumiliamo i Signori. E messer Palmieri Altoviti, che allora era de' Signori, fortemente li riprese sanza minaccie. Fu loro risposto, che di quella raunata niente più si farebbe; e che alcuni fanti erano venuti a loro richiesta, fussono lasciati andare sanza offesa ricevere: e così fu da' Signori e Priori comandato.
«La parte adversa continuamente stimolava la Signoria, gli punisse, perchè aveano fatto contro a gli ordini della giustizia per lo consiglio tenuto in Santa Trinita per fare congiure, e trattato contra il reggimento.
«Ricercando il segreto della congiura, si trovò, che il conte di Battifolle mandava il figliuolo con suoi fedeli e con armi a petizione de' congiurati; e trovaronsi lettere di messer Simone de' Bardi» (certo, il marito vedovo di Beatrice), «per le quali scrivea facessono fare gran quantità di pane, acciò che la gente che venìa, avesse da vivere: il perchè chiaramente si comprese la congiura ordinata per lo consiglio tenuto in Santa Trinita; onde il Conte e 'l figliuolo e messer Simone furono condannati in grave pena.»286 Alle quali condanne è aggiunta poi quella di messer Corso dagli altri storici che l'han messo fra' congiurati. E il vero è che trovasi poi confinato a Massa Trabaria, e, rotto il confino, a Roma; dove con gli Spini suoi partigiani, e mercatanti, cioè banchieri del Papa, continuava e spigneva sue brighe per far venire lo straniero nella patria sua; ond'era poi da questa condannato negli averi e nella persona.
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