Eglino aveano messo in ordine tutto ciò che a guerra bisognava per accogliere tutte loro amistà nel sesto d'Oltrarno; nel quale ordinarono tenere Sanesi, Perugini, Lucchesi, Saminiatesi, Volterrani, Sangiminianesi. Tutti i vicini haveano corrotti, e haveano pensato tenere il ponte a Santa Trinita, e di rizzare su due palagi alcuno edificio da gittare pietre; e haveano invitati molti villani d'attorno, e tutti gli sbanditi di Firenze. I Guelfi Bianchi non ardivano mettersi gente in casa, perchè i Priori gli minacciavano di punire chi raunata facesse, e così teneano in paura amici e nemici. Non doveano gli amici credere che gli amici loro gli havessono morti...; ma non lasciarono tanto per tema della legge, quanto per l'avarizia. Per che, a messer Torrigiane de' Cerchi fu detto: Fornitevi, e ditelo agli amici vostri.304
«Un sabbato» (addì 4) «i Neri si armarono co' loro cavalli coverti, e cominciarono a seguire l'ordine dato. I Medici, potenti popolani» (credo sia la prima volta che si trovar nomati nella storia), «assalirono e fedirono un valoroso popolano chiamato Orlanduccio Orlandi, il dì passato vespro, e lasciaronlo per morto. La gente s'armò a piè e a cavallo, e vennono al palagio de' Priori.... Il Podestà non mandò la sua famiglia a casa il malfattore; nè il Gonfaloniere della giustizia non si mosse a punire il malificio, perchè avea tempo dieci dì. Mandassi per le vicherìe» (le borgate all'intorno), e vennono, e spiegarono le bandiere, e poi nascosamente andarono dal lato di parte Nera, e al Comune non si appresentarono.
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