» I Priori, avvisati da un popolano, mandarono i maestri ad afforzare Porta San Pancrazio; ma i Tornaquinci gli assalirono e cacciarono, e le torri furono abbandonate da' fanti. Ancora, furono avvisati i Priori, che s'andava per le case invitando ad armarsi per il giorno seguente: e mentre così venian perdendo ogni speranza, verme lor meno anche l'ultima dei villani, che giungendo, spiccavano l'insegne dall'aste, e gli abbandonavano.305
Della giornata dei 5 son dati i particolari più chiaramente dal Villani. «Soggiornato e riposato messer Carlo alquanti dì in Firenze, si richiese il Comune di volere la Signoria et guardia della Città, et balìa di poter pacificare i Guelfi insieme: et ciò fu per lo Comune consentito. Et a dì 5 di novembre, nella chiesa di Santa Maria Novella, essendovi ragunate le Signorie et Priori di Firenze, il Consiglio e 'l Vescovo, et tutta altra buona gente di Firenze, fu della sua domanda fatta proposta, e deliberata, et rimessa in lui la signoria et la guardia della Città. Et messer Carlo, dopo la spositione del suo aguzetta, di sua bocca accettò et giurò; et come figliuolo di re promise di conservare, la città in pacifico et buono stato; et io scrittore fui a queste cose presente. Incontanente, per lui e per sua gente fu fatto il contrario: chè, per consiglio di messer Musciato de' Francesi, il quale insino di Francia era venuto per suo pedotto, siccom'era ordinato per li Guelfi Neri, fece armare sua gente, innanzi che messer Carlo fosse tornato a casa, che albergava in casa ai Frescobadi oltr'Arno: onde, per la novitade di vedere la sua gente a cavallo armata, la Città fu tutta in gelosia et in sospetto; et furono a l'armi grandi et popolani, ciascuno a casa suoi amici, secondo suo podere, abbarrandosi la Città in più parti.
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