Ma a casa de' Priori, pochi vi si ragunarono; et quasi il popolo fu sanza capo, veggendosi traditi e 'ngannati i Priori, et coloro che reggeano il Comune. In questo, messer Corso Donati, il quale era sbandito e rubello, come, era ordinato, il dì medesimo venne a Firenze da Peretola con alquanto seguito di suoi amici, et con masnadieri a piede. E sentendo la sua venuta i signori Priori et Cierchi suoi nimici, vegnendo a loro messere Sciatta de' Cancellieri, ch'era in Firenze per lo Comune capitano di trecento cavalieri soldati, et volea andare contro al detto messere Corso Donati per prenderlo et offenderlo; messere Vieri, caporale della casa de' Cierchi, non acconsentì, dicendo lasciatelo venire, confidandosi nella vana speranza del popolo, che 'l punisse. Per la qual cosa, messere Corso entrò ne' borghi della Cittade; et trovando le porte delle cerchie vecchie serrate, e non potendo entrare, si se ne venne alla postierla da Pinti, che era di costa a San Piero Maggiore, tra le sue case et quelle delli Uccellini; et quella trovando serrata, cominciò a tagliarla, et dentro per li suoi amici fu fatto il simigliante, sì che senza contrasto fu messa in terra; et lui entrato dentro, schierato in su la piazza di San Piero Maggiore, li crebbe gente et seguito de' suoi amici, dicendo viva il barone, che così era chiamato messere Corso. Et egli, veggendosi cresciere forza et seguito, la prima cosa che fece, andò alle carceri del Comune, che erano nelle case de' Bastari nella ruga del palagio, et quelle per forza aperse e deliberò i prigioni; et ciò fatto, il simile fece al palagio del Podestà, et poi a' Priori, facendoli per paura lasciare la signoria, et tornarsi a lor case.
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