Ed ora, traendoci l'argomento, ci convien dire di questa famiglia de' Malaspina, la più onorata che sia dalla immortal gratitudine di Dante. Poco importa qui com'ella vanti comune l'origine con gli Estensi e i Pelavicini, dagli antichi marchesi di Toscana de' secoli X ed XI; e come al fine del XII, ella si partisse in due rami, detti dello spino fiorito e dello spino secco.478 Questo è il solo di che abbiamo a parlare; e vi è primo per noi osservabile un Corrado detto l'antico, gran guerriero, e signor di Lunigiana al principio del secolo XIII; poi un Corrado II, figlio d'un figliuolo dell'antico, buon guerriero ancor egli e signor liberale, il quale ospitò quella Madonna Beritola e i Capece suoi figliuoli, di che narra così gentilmente il Boccaccio.479 Corrado II diede, poi, la vezzosa Spina, unica figliuola sua, al primogenito di que' fratelli,480 e morì prima del 1300, senz'altri eredi maschi. Ma altri numerosi discendenti rimanevano di Corrado l'antico; fra' quali a noi importano principalmente un altro nipote di lui, Franceschino; e i due pronepoti, fratelli l'un dell'altro, Moroello e Corradino, figli di Obiccino, e, come francescamente si direbbe, nipoti alla moda di Bretagna di Franceschino.481 Ora, questi tre, zio e nepoti, sono quelli di cui trovasi Dante ambasciadore ed ospite; quelli, poi, che ospitandolo, procacciarono con tal liberalità alla loro schiatta un'illustrazione più divulgata e più nazionale, che non qualunque altra lor venuta dalle ricchezze, dalla potenza, o dalle stesse virtù politiche, nautiche o guerriere.
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