Quindi a levarsi i Lucchesi in favore di lui.683 Ranieri mandava a Pisa per ajuti al padre; e intanto, così mal difendevasi contra il furor popolare, che il suo prigione era gridato signore, ed egli costretto a fuggire. Uguccione, sull'avviso di Lucca, partivasi di Pisa; dove subito Coscetto del Colle pur sollevava il popolo al grido di mora Uguccione, assaliva e saccheggiava il palazzo del podestà, e faceva gridar signore Gaddo della Gherardesca. Uguccione a mezza via, e già fuoruscito tra due città di che poc'ora addietro era signore, cercò scampo dall'amico Spinetta Malaspina; onde poi passò a Modena, alle sue terre di Montefeltro, e finalmente a Verona presso Can della Scala, che assoldò lui, e forse i suoi masnadieri tedeschi. Certo, questi non dovettero restare col nuovo signor guelfo di Pisa.684 Se poi restasse Dante in Lucca col nuovo signore Castruccio, che è possibile, essendo questo ghibellino; o se seguisse i Faggiolani presso ai Malaspina comuni amici, e poi in Romagna, non è documento da congetturarne. Certo, verso questi tempi trovasi anch'esso a nuovo rifugio in Verona appresso allo Scaligero.
Can della Scala, detto il Grande,685 era nel 1316 giovane d'anni venticinque, e non meno fiorente di potenza, di ricchezza e di liberalità. Aveva mostrata tal disposizione dell'animo fin dalla puerizia. Narra Benvenuto da Imola, che condotto dal padre suo Alberto al ripostiglio d'uno di quei tesori che erano il principal nerbo di tutte coteste potenze venturiere, e confortato il fanciullo a compiacersene, egli con rozzo atto puerile ne dimostrasse il suo disprezzo.
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