Morto poi Alberto nel 1301, e poi Bartolommeo primo de' figliuoli e successori nel 1304, e succeduto in lor potenza Alboino il secondo figliuolo (quello che, per qualunque ragione, fu ripreso da Dante di poca nobiltà), Cane il terzo de' fratelli gli era stato associato verso il 1308. Amendue nel 1311, alla venuta di Arrigo imperadore, n'avevano avuto titolo ed ufficio di vicarii imperiali in Verona. Ma Alboino languiva già di mortale etisia, e Cane allor di 20 anni fu solo all'impresa con che tolsero Vicenza alla vicina Padova, mal obbediente all'imperadore, e poi all'importante assedio di Brescia, e poi a Genova, onde, per la morte del fratello Alboino a '28 d'ottobre, ritornò a Verona, rimanendo solo vicario imperiale e signore.686 Nel 1312, e più nel 1313 e nel 1314, dopo la morte d'Arrigo aveva avuto a difendere sua conquista di Vicenza e sua invidiata potenza contra Padova, Trevigi, il marchese d'Este e il vescovo di Feltre, ajutato egli dal vescovo di Trento, e secondo le occasioni dagli altri Ghibellini di Lombardia.687 Finalmente, l'ardire personale di Cane terminò a suo onore e pro quella lunga lotta. Nel settembre del 1314, i nemici di lui raccolsero inattesi tutto il lor nerbo, campeggiarono improvvisi contra la contesa Vicenza, presero, saccheggiarono il Borgo San Piero, ed arrivarono alle mura. Ma avvisatone Can Grande a Verona, con un solo famiglio cavalcò rapido a Vicenza, penetrovvi, rincorò i cittadini e il presidio di Tedeschi; e con subita sortita ai 17 settembre, al grido inaspettato di Viva Cane, piombò su' Padovani, li disfece e sbaragliò, molti uccidendo, più prendendone, e tutto predando.
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