Capo XIV. Che per lo cielo s'intende scienza; e per li sette cieli de' pianeti, le sette scienze del trivio e del quadrivio, gramatica, dialettica, rettorica, aritmetica, musica, geometria e astrologia; e per l'ottavo cielo, la fisica e la metafisica; e per il nono, la scienza morale; e per il decimo quinto, la teologia: e dimostra la relazione de' sette primi cieli colle sette prime scienze.
Capo XV. Relazione de' tre cieli colle tre scienze ultime.
Capo XVI. Che Boezio e Tullio, co' raggi della stella loro, cioè rettorica, lo spinsero all'amore; cioè studio della donna, che dice e afferma essere la filosofia.
NOTA AGGIUNTA AL CAPO VII (LIBRO II),
Pag. 405.
CANTI I° E II° DELL'INFERNOCON UN COMMENTO CRITICO.
CANTO PRIMO.
Nel mezzo del cammin di nostra vita824
Mi ritrovai per una selva oscura,825
Chè la diritta via era smarrita.826
Ahi quanto a dir qual era è cosa duraesta selva selvaggia ed aspra e forte,
Che nel pensier rinnova la paura!
Tanto è amara, che poco è più morte;827
Ma per trattar del ben ch'ivi trovai,
Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte.
I' non so ben ridir com'io v'entrai;
Tant'era pien di sonno in su quel punto,
Che la verace via abbandonai.828
Ma po' ch'io fui al piè d'un colle giunto,
Là ove terminava quella valle,
Che m'avea di paura il cor compunto;
Guardai in alto, e vidi le sue spalleVestite già de' raggi del pianeta
Che mena dritto altrui per ogni calle.
Allor fu la paura un poco queta,
Che nel lago del cor m'era durataLa notte ch'i' passai con tanta pieta.829
E come quei che con lena affannata
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Boezio Tullio
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