Anche il Manetti narra questi fatti colle medesime circostanze: e ben è cieco della mente chi non vede in Beatrice altro che un essere ideale!
Pag. 50. – A ciascun'alma presa e gentil core.
Vedesi questo Sonetto fra le rime di Dante ridotte a buona lezione dal Fraticelli. Al verso 11 leggi Madonna, e non Donna.
Pag. 52. – O voi, che per la via d'amor passate.
Al verso 16 leggi. In guisa che di dir mi vien dottanza. Nell'ultimo verso altri legge struggo, e non già stringo. Vedi l'edizione del Fraticelli.
Pag. 57. – Ed io pensando presso di loro ec.
È chiaro che debbasi leggere passando.
Pag. 59. – Negli occhi porta la mia donna amore.
Vedi pure l'edizione soprammentovato del Fraticelli.
Pag. 60. – Angelo chiama nel divino intelletto.
Vedi il Fraticelli.
Pag. 77. – È noto, come sorte le arti antichissimamente nell'Italia, ec.
Chi voglia vedere tutte queste cose messe in bella luce e illustrate coll'appoggio dei monumenti, legga quella parte ch'ei già venuta in luce della Storia della Pittura italiana dell'egregio professore Giovanni Rosini.
Pag. 93. – Casella.
L'anonimo, nelle note al Paradiso, XXVIII, 9 ci dice: «Qui l'Autore vuol mostrare ch'egli sa quella scienza ch'è detta musica.» Ben soggiunge l'Arrivabene: narrar l'Alighieri di Casella, che il canto di lui potè ottenere l'attenzione delle anime vaganti nell'antipurgatorio, in guisa da obbliar la gran cura di spogliarsi il sozzo velame delle colpe. «Ebbe pur caro in vita un Belacqua, eccellente fabbricatore d'istrumenti musicali; e perciò volle consolarsi con trovarne l'anima in luogo di salvazione.
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