Pag. 343. – la quale è via, verità e luce; perchè ec.
Dopo le parole, via verità e luce, ripeti la parola via, come in appresso son ripetute verità e luce.
Pag. 346. – la quale (la Commedia) fin dal primo verso non s'intenderebbe bene senza la spiegazione delle età dell'uomo che si trova nel Convito.
Ben questo si poteva altronde comprendere.
Pag. 346. – Il Convito dovrebb'essere il manuale de' commentatori della Commedia.
Una buona edizione del Convito pubblicò in Modena nel 1831, Fortunato Cavazzoni Pederzini, al quale, perchè si compiacque di farmi dono di un esemplare di esso, io mandai per lettera alcune poche osservazioni sulla lezione da lui adottata e sulle note, per mostrargli con quanta attenzione avessi letto il suo lavoro. Ora, e il Pederzini ed altri valentuomini forniscono nuove osservazioni all'edizione che in Pisa fa Alessandro Torri di tutte le Prose dantesche, annunziata già fin dagli anni 1833 e 1835, ed ora riannunziata definitivamente (a quel che pare) nel Nuovo Giornale dei Letterati, fascicolo di maggio e giugno 1839.
Pag. 348. – Guglielmo marchese di Monferrato.
Vedemmo già, che nel Volgare Eloquio, come qui dice il Balbo (e non nel Convito, come disse a pag. 248), fa Dante menzione del marchese di Monferrato. Ma qui è pure un errore nel nome, che dovea essere Giovanni, e non Guglielmo, il quale era morto fin dal 1292, ed è posto da Dante in Purgatorio tra coloro che indugiarono penitenza (VII, 133).
Pag. 350. – e mostrare sempre vivo l'amore ai dialetti d'ogni provincia d'Italia.
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