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      Son come le ultime rose d'autunno, che danno piacere a vederle, ma i cui petali mostrano qualcosa di freddo e il cui profumo è facile a svanire. Vestiva molto bene perché si forniva d'abiti a Parigi e dava quindi il tono della moda alla città di Saumur; offriva anche ricevimenti.
      Suo marito, ex-quartiermastro della guardia imperiale, pensionato in seguito a una grave ferita ricevuta ad Austerlitz, aveva nei tratti, nonostante il rispetto per Grandet, la franchezza dei militari.
      - Buon giorno, Grandet - disse al vignarolo, tendendogli la mano ed affettando una specie di superiorità sotto la quale schiacciava sempre i Cruchot.
      - Signorina - disse poi ad Eugenia dopo aver salutato la madre - voi siete cosí bella e saggia che proprio non saprei cosa augurarvi. -
      E le presentò in un vasetto, recato da un domestico, un'erica del Capo, fiore comparso da poco in Europa, e perciò rarissimo.
      La signora des Grassins abbracciò la fanciulla con vivo affetto, e le strinse la mano dicendole:
      - Adolfo s'è preso l'incarico di presentarvi il mio piccolo ricordo. -
      Un giovanottone biondo, pallido e delicato, di modi distinti, timido in apparenza, ma in realtà reduce allora allora da Parigi, dove, col pretesto di studiar legge, aveva sciupato otto o diecimila franchi, si fece avanti, baciò la ragazza sulle due guance, e le offerse un astuccio da lavoro con tutti gli oggetti in rosso; roba dozzinale, quantunque lo scudo, su cui erano incisi abbastanza bene in gotico un E ed un G, cercasse darle una certa pretesa d'eleganza.


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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