Egli morrebbe piuttosto che non renderti i primi fondi avuti in prestito... giacché tu glieli presterai, Grandet, altrimenti i rimorsi ti dilanierebbero. Ah, se mio figlio in te non trovasse soccorso né affetto, io chiederei eternamente a Dio vendetta della tua durezza! Se mi fosse riuscito di salvare dei valori, avrei avuto ben diritto di assicurargli una somma per compensarlo in certo modo dei beni di sua madre; ma i pagamenti della fine mese hanno assorbito ogni cosa. Sarebbe stato desiderio mio vivissimo non sentir piú dubbio sulla sorte del povero ragazzo e morire confortato di sacre promesse dal calore della tua mano, ma mi manca il tempo. Mentre Carlo è in viaggio, io debbo mettere a posto i conti, e mi sforzerò di provare, con la buona fede che ha sempre regolato i miei affari come non vi sia colpa o disonestà nella sventura che mi colpisce. Forse cosí non mi occupo ancora di Carlo?... Addio, fratello, e le piú ampie benedizioni di Dio ti circondino per la generosa tutela che ti affido e che accetti senza dubbio! Ricordati chesempre una voce pregherà per te in quel mondo ove un giorno tocca a tutti andare, ed ove io già mi trovo.
VITTORIO ANGELO GUGLIELMO GRANDET"
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- Stavate discorrendo? - disse papà Grandet, piegando accuratamente la lettera per metterla in una tasca del panciotto, e voltosi a suo nipote con un'aria timida ed incerta che celava la sua emozione e i suoi calcoli:
- Vi siete riscaldato?
- Sí, caro zio.
- Ebbene, dove sono le nostre dame? - chiese poi, dimenticando che suo nipote dormiva in casa; ma, in quel momento entravano Eugenia e sua madre, e con la solita calma domandò:
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Grandet Dio Carlo Carlo Dio Grandet Eugenia
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