Pagina (72/215)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - osservò mastro Cruchot spalancando due occhi da ebete. - Fu una vera fortuna, quella! ... Tagliare gli alberi proprio quando a Nantes mancava il legno bianco e venderli a trenta franchi!... -
      La fanciulla ascoltava, inconscia di essere nel punto piú solenne della sua vita e senza nemmeno sospettare che il notaio avrebbe provocato per lei una irriducibile risoluzione paterna. Grandet era giunto sulle magnifiche praterie che possedeva in riva alla Loira, dove trenta operai s'affaccendavano a colmare, pestare e livellare le fosse prima occupate dai pioppi.
      - Mastro Cruchot, guardate ora quanto terreno prende un pioppo, - disse al notaio. - Giovanni, - gridò poi a un operaio, - mi... mi... misura con la tua canna in tu... tu... tutti i sensi.
      - Trentadue piedi - rispose l'altro, dopo aver eseguito l'ordine.
      - Trentadue piedi di perdita - continuò Grandet rivolgendosi a Cruchot. - V'erano su questa linea trecento pioppi, n'è vero?.. Dunque... trec... ce... ce... cento volte trentad ... ue ... piedi me ne man... man... mangiavano cinque ... cento di fieno: aggiungete poi due volte tanto dai lati, ed eccoci a millecinquecento; lo stesso nel mezzo. Calcoliamo cosí... cosí... tremi... mila fasci di fieno.
      - Bene, bene, - disse Cruchot per aiutare l'amico, - tremila fasci di quel fieno valgono su per giú milleottocento franchi.
      - Di... di... dite duemila, perché s'avranno sempre tre o quattro franchi dallo scarto. Ebbene, ca... ca... ca...cacalcolato ciò che ... che... duemila franchi fruttano ogni anno du ... du.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





Cruchot Nantes Loira Cruchot Grandet Cruchot Cruchot Grandet Cruchot