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      Da vecchio militare, io non nascondo mai quel che penso, e lo dico schietto, senza fronzoli; per mille tuoni, ciò è sublime!
      - In tal ca... ca... so la su... su... sublimità costa cara - osservò il vecchio, mentre il banchiere gli stringeva calorosamente la mano.
      - Però, mio ottimo Grandet - soggiunse des Grassins - mi sembra, senza far dispiacere al signor presidente, che si tratti di un affare di commercio e che richieda meglio un esperto commerciante. Difatti occorrerà intendersi bene di conti di ritorno, di anticipazioni e computi di interessi. Debbo recarmi appunto a Parigi per certe mie faccende, e potrei io stesso incaricarmi...
      - Sí, vedremo di pro... pro... vvedere per il meglio e senza impe... pe... pegnarmi in quello che non... non vorrei, giacché, vedete, il signor presidente mi domandava naturalmente le spese di viaggio - rispose Grandet senza balbutire alle ultime parole.
      - Oh - disse la signora des Grassins - ma se è un piacere fare una gita a Parigi! ... Per me sarei pronta a pagare per andarci. -
      E accennò al marito, come per spingerlo a soppiantare in quell'incarico gli avversarii a qualunque costo; poi rivolse uno sguardo ironico ai due Cruchot che presero un'aria triste.
      Grandet frattanto tirava in un angolo il banchiere per un bottone del soprabito.
      - Avrei piú fiducia in voi che nel presidente, - gli disse. - E poi ho altro qui in testa. Pensavo di far qualche operazione sulla rendita pubblica, un acquisto di qualche migliaio di lire, ma a non piú di ottanta franchi.


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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