- È il babbo che parte - disse la fanciulla dopo aver ascoltato.
Nella casa di nuovo gravava il silenzio, e il lontano rotolío della vettura si perdeva man mano attraverso le vie di Saumur addormentata. In quel punto dalla camera del cugino le giunse all'orecchio un lamento che le si ripercosse nel cuore; per la fessura dell'uscio vide allungarsi una striscia luminosa, sottile come il filo d'una sciabola, che tagliava orizzontalmente i balaustri del vecchio scalone.
- Egli soffre, - mormorò salendo due gradini; un altro gemito si udí sul pianerottolo.
Trovò la porta socchiusa e la spinse. Col capo penzoloni fuor della vecchia poltrona, Carlo dormiva, e la penna gli era caduta dalla mano che sfiorava il pavimento. Eugenia al respiro grave del giovane in quella incomoda posizione si spaventò ed entrò.
- Oh, sarà molto stanco, - pensava nel guardare una decina di lettere sigillate, di cui lesse gli indirizzi.
Ai signori Farry, Breilman e C., fabbricanti di carrozze
, "Al signor Buisson, sarto", ecc. Ha voluto mettere in ordine le cose sue per esser pronto a lasciare la Francia, - ella pensò.
D'un tratto le cadde lo sguardo su due lettere aperte, ed ebbe come una vertigine nel leggere le prime parole: "Mia cara Annetta", il suo cuore palpitò, i piedi le s'inchiodarono sul pavimento. La sua cara Annetta! ... Ma dunque amava ed era corrisposto! ed in tal caso addio speranze, addio illusioni! Quanti pensieri si affollarono in tumulto nel suo cervello, e come le parve che quelle tre parole risplendessero in lettere di fuoco da ogni lato, persino sui quadrati del pavimento!
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