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      Si riconobbe ampiamente la probità della liquidazione e si fecero le piú alte lodi dell'onore dei Grandet; poi si aspettò il resto del denaro; infine spedirono a Saumur una lettera collettiva.
      - Ci siamo, - disse il vecchio nel bruciarla; - ma dovrete aver pazienza, cari miei!
      Ed in risposta alle domande che gli si rivolgevano, chiese il deposito presso il notaio di tutti i titoli di credito contro il defunto fratello insieme alle quietanze dei pagamenti fatti allo scopo di verificare i conti e stabilire con esattezza lo stato della successione. Quella richiesta sollevò un vespaio, giacché d'ordinario il creditore è una specie di maniaco. Pronto oggi a transigere, giura domani di mandar tutto a ferro e fuoco e poi torna a calmarsi; un giorno che sua moglie è di buon umore e il bimbo ha messo bene i denti o tutto va bene in casa, parla di non voler perdere un soldo; mentre il giorno seguente, costretto a contemplare la pioggia dietro ai cristalli della finestra, diventa malinconico e palesa a chiunque la sua intenzione di definir l'affare ad ogni modo. Ventiquattr'ore dopo invece pretende delle garanzie, e a fine mese è addirittura risoluto all'esecuzione; il carnefice! Rassomiglia allo svelto passerotto sulla coda del quale si dice ai bambini di andare a deporre un granello di sale; ma il creditore questa similitudine la ritorce contro il credito, da cui nulla può ricavare. Grandet, che aveva studiato con cura le variazioni atmosferiche della massa aspettante, vide riuscire i suoi calcoli a meraviglia.


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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