- L'acqua va sempre al fiume - diceva uno - e il vecchio corre agli scudi.
- Glien'arrivano da Parigi, da Froidfond, dall'Olanda, - aggiunse un altro.
- Finirà col comprare tutta Saumur - gridava un terzo.
- Se ne infischia del freddo, lui - osservava una donna al marito; - gli affari prima d'ogni cosa.
- Ehi, signor Grandet, se quella roba v'incomodasse, son qua pronto io a sbarazzarvene - gli disse un mercante in stoffe ch'era di bottega presso la sua casa.
- Oh, non si tratta che di soldi! - rispose il vignarolo.
- D'argento - soggiunse il fattorino sottovoce.
- Se vuoi la mancia, bada di tenere a freno la lingua - gli disse il buon uomo, aprendo il portone.
- Ah, vecchia volpe! - pensò l'altro. - Ed io che lo credevo sordo! Sembra che col freddo ci senta bene...
- Ecco venti soldi per te, e via! ... La domestica ti riporterà poi la carriuola... Nannina, quelle donnette sono andate a messa?
- Sí, signore.
- Svelto il piede dunque e porta su i sacchi. -
In pochi minuti gli scudi passarono nella sua stanza, ov'egli si chiuse dicendo:
- Quando sarà pronta la colazione, picchierai contro il muro. Riporta intanto la carriuola all'ufficio delle messaggerie. -
Non fecero colazione prima delle dieci, e la signora Grandet, tornando a casa, sussurrò alla figlia:
- Credo che tuo padre non chiederà di vedere l'oro, ma in ogni caso tu tira fuori la scusa di aver freddo, e cosí ci sarà tempo di provvedere per il tuo natalizio... -
Grandet scese soprapensiero per la sua meravigliosa speculazione, rimuginando nella mente il modo di cambiar subito in oro gli scudi e d'impegnare gli utili in altre cartelle, finché la rendita non raggiungesse la pari; quella meditazione riuscí funesta ad Eugenia.
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