Poteva dirsi oramai come spiritualizzata, come purificata dal genio della preghiera che ne attenuava i lineamenti grossolani in un misterioso splendore. E la vista di quella metamorfosi intima, di quell'improvviso rifulgere dell'anima nobile e pura al disopra della carne fragile, attraverso le prove dolorose che la consumavano, finí con l'esercitare una lieve influenza anche sul vecchio bottaio, benché il suo carattere rimanesse di bronzo. Tacque in lui la parola sdegnosa e vi successe un silenzio costante, dietro cui volle tutelare l'alta dignità di padre.
L'opinione pubblica intanto apertamente lo condannava, e non pochi frizzi giungevano sul mercato all'orecchio della fida Nannina, che per affetto alla famiglia lo difendeva.
- Non si diventa tutti irascibili con l'invecchiare? cosí accade di lui. Tenete un po' piú a freno quelle lingue bugiarde... La signorina sta come una reginetta; è sola; ebbene! Le piace cosí... d'altra parte avranno i loro buoni motivi i miei padroni. -
Sul finir della primavera, la signora Grandet, rôsa dal dolore piú che dal male e veduta inutile ogni preghiera, si aperse con i Cruchot.
- Tenere a pane e acqua una ragazza di ventitre anni! - gridò il presidente. - Ma ciò costituisce appunto le ingiustizie e sevizie, ed ella può protestare tanto...
- Via, nipote - disse il notaio - fate a meno del vostro gergo da tribunale. Me ne incarico io, signora, e vi prometto che domani stesso sarà finita la reclusione. -
Udendo che parlavano di lei, Eugenia venne in camera e si rivolse loro con atto di nobile fierezza:
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Nannina Grandet Cruchot Eugenia
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