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      .. etc. - aveva canticchiato Carlo Grandet sull'aria di Non piú andrai nel porre la firma: "Obbligatissimo cugino Carlo" ed aveva soggiunto nel cercar la tratta: - Perbacco, questo si chiama agire in piena regola!
      PS. Unisco una tratta all'ordine vostro sulla Casa des Grassins per ottomila lire pagabili in oro, cioè capitale ed interessi del prestito che gentilmente mi faceste, ed in segno della mia perpetua riconoscenza mi permetterò di offrirvi alcuni oggetti non appena mi giungerà da Bordeaux la cassa che li contiene. Se non vi dispiace potrete intanto mandare al palazzo d'Aubrion, via Hillerin Bertin, il mio astuccio a mezzo della diligenza.
      - A mezzo della diligenza! - esclamò Eugenia, - un oggetto per cui avrei sacrificata mille volte la vita! -
      Il disastro era spaventevole e completo. Il vascello affondava, e sul vasto oceano delle speranze non rimaneva una gomena né una tavola. Vi son delle donne che non tollerano l'abbandono e che, pur di strappare l'amante dalla rivale, lo uccidono e fuggono in capo al mondo, sul patibolo o nella tomba, vinte da un impeto sublime di passione superiore ad ogni giustizia umana; ma ve ne sono altre che piegano il capo e soffrono in silenzio; esse vanno morenti e rassegnate, piegando e perdonando, pregando e ricordando fino all'ultimo respiro. Ed è questo l'amor vero, l'amore degli angeli, l'amor dignitoso che vive della propria angoscia e ne muore.
      Dopo aver letto quella lettera terribile, Eugenia guardò in alto e le tornarono in mente le parole estreme della madre, la soave creatura che sull'orlo del sepolcro aveva avuto la lucida visione dell'esistenza.


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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