Poi, fedele al patto concluso, si accinse a servire da cameriera. Ma le cameriere son donne: e, quindi, poco sensibili alle grazie del loro sesso. Macario, invece, era uomo. E come avrebbe potuto, un uomo, scioglier da aerei veli nudità terrene e slacciare giarrettiere allacciatrici e sentir nelle mani un tepore di scarpini minuscoli e nelle narici il cipreo olezzo e nelle pupille le rosee tentazioni e nelle carni i mille e mille stimoli della carne, senza cadere più e più volte lungo il vertiginoso cammino?
- Troppo faticosa è la parte della cameriera, sentenzia alla fine Macario. Un'altra volta, ti prego, chiama Beniamino.
XV
Un ospite rumoroso entrò in quella casa tranquilla. Entrò, adagiato come un oggetto sacro sovra un morbido cuscino, cui le mani di Clorinda servivan d'appoggio. E, insieme al cuscino, fu deposto subito, con infinite cautele, sovra l'ampio talamo coniugale. Era ricciuto, era biondo, era fine di membra: e, per molti giorni, occupò in sì fatto modo il tempo della donna da impedirle sin anche di uscire in carrozza e di andare a teatro e di trasformare in notturne cameriere gli amici.
E già Macario considerava il nuovo ospite come inviato dalla provvidenza e si accingeva a colmarlo di carezze e di onori. Ma, improvviso, sul finire di un pranzo, scoppiò aspro dissidio fra l'ospite e il padrone di casa. Pimentati cibi e vini generosi avevano allietata la mensa. E Macario, volendo dar segno di gratitudine alla dolce moglie, presale teneramente una mano, piegava il volto per deporre su questa il bacio del gentiluomo, allorché vide l'ospite balzare iroso e con schiamazzi e minacce interporsi fra le devote labbra e la femminea epidermide.
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