- O cari, troppo vi amo per farvi soffrire così. Siate di nuovo lieti, or dunque, e tenetevi il vostro tesoro.
La vita esemplareXVI
Esule dal domestico, tetto, Macario deliberò di condurre vita esemplare e specchiata, che servisse di rimproccio e monito non soltanto per la consorte, ma bensì per ogni altro, se anche indurito, peccatore e aprisse di tal modo la strada ad un pio ravvedimento. Necessitava, dunque, combattere ciascun vizio con l'arma della contrapposta virtù. E poiché Clorinda, ricettacolo di tutti i vizi, era maldicente e prodiga e intemperante nei cibi e sfarzosa nelle vesti e orgogliosa e violenta e volubile e menzognera e di costumi liberi e di caldo temperamento, egli avrebbe indotte le di lei guance a tingersi di un color vermiglio, non dovuto a ben elaborate creme, mostrandole col proprio esempio quale ubbidienza si debba ai dettami, raccolti in questo nuovo Decalogo:
Non parlar male del tuo prossimo.
Spendi parsimonioso il denaro.
Sii parco nel nutrirti.
Sii modesto nell'abbigliamento.
Non dimostrare superbia.
Non trascendere con la voce o i gesti.
Sii costante nei propositi.
Sii verace nei discorsi.
Fuggi l'impudicizia.
Non cedere alla lussuria.
Trovato asilo di pace e vitto casalingo mercè un annuncio economico, inserito nelle gazzette da una perspicace affittacamere, Macario comperò un'effemeride in forma di taccuino, sulla quale avrebbe segnato, per proprio disdoro e se l'anima non si fosse tenuta all'altezza dei principii adottati, ogni fallo commesso contro la sacra tavola delle Dieci Leggi.
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