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      È roba di pochi minuti: e c'è sempre la figlia, pronta a soccorrerlo. Ma guai all'estraneo, che assistesse alla scena; diventa suo nemico giurato. Vada, vada a fare una passeggiatina nel bosco: e ritorni quando io sarò solo.
      Figuratevi, adesso, la contentezza e lo stupore del buon giovane nel vedersi capitare dinanzi, proprio in casa sua e senza preavviso, il possidente e la figlia! I due visitatori non avevano ricevuto mai tante feste. E furono anche condotti a vedere la stalla e il cavallino guarito: il rimanente della villa no, perchè era troppo in disordine.
      Basta. In quattro e quattr'otto si combinarono le nozze; e il nostro giovane divenne ricco sul serio.
     
     
     *

     
      Da ciò s'impara che per fare fortuna non occorre l'aiuto di alcun gatto con o senza stivali.
     
      I SUONATORIDELLA CITTÀ DI BREMA.
     
      Un poeta, stanco di esercitare in patria la professione del genio incompreso, radunò i pochi indumenti, li chiuse entro un sacco assieme a qualche scartafaccio, e si diede a cercare una terra più ospitale per la sua Musa.
      Cammin facendo, vide un giovane che, appoggiato al tronco di un albero, sospirava e piangeva.
      - Cos'hai?, - gli chiese.
      Il giovane asciugò col rovescio della manica un lagrimone, che gli colava lungo la guancia, e con un fil di voce rispose:
      - Non mi riesce più di indurre neanche un cane a sentire la mia musica. Gli uomini si tappan le orecchie e le donne abortiscono come se avesser udito la tromba del giudizio.
      - Vieni con me, fratello; - lo incuorò il poeta.


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Commenti al libro delle fate
di Pierangelo Baratono
Fratelli Treves Milano
1920 pagine 119

   





Musa