Pagina (93/119)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sono ancora così giovane!
      - Per la croce di Cristo; a che mi è servito il circondare di lusso la tua bellezza?
      - E a che sarebbe servita a me la bellezza se non l'avessi fatta valere?, - ribattè timidamente la donna.
      Il castellano uscì infuriato, ordinando ai domestici di scacciare dal palazzo l'adultera. E, siccome era ricco, ottenne che la chiesa dichiarasse nullo il matrimonio.
     
     
     *

     
      Trascorso qualche tempo, il buon uomo volle riprendere moglie.
      - Una ragazza bella, - si disse, - è quasi sempre una sciocca che non sa resistere alle adulazioni. Sposerò, dunque, una creatura che, senz'essere sgraziata nel fisico, possegga molto giudizio..
      Scelse una giovinetta, che passava nella contrada per un portento d'ingegno. Terminate le feste nuziali, egli prese da parte la sposa e così le parlò:
      - Poichè la provvidenza ti ha beneficata, elevandoti ad un'alta posizione e concedendoti per marito un uomo non solo a te devotissimo, ma caldo di cuore come nessun altro suo simile, sappiti render degna dei doni usando il raziocinio, di cui sei abbondantemente provveduta, in modo da conservarti sempre fedele ed onesta.
      La donna sbadigliò, dichiarando che non era più in età tanto tenera da dover sentire il bisogno degli altrui consigli. Poi si dispose a trascorrere piacevolmente il tempo non tra vane pompe, ma in dilettevoli e savi conversari. Ben presto il castello si riempì di chierici dotti in teologia e di filosofi temprati alla discussione, i quali, formando cerchio intorno alla padrona, diedero la stura a un fiume di sentenziosi e succosi discorsi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Commenti al libro delle fate
di Pierangelo Baratono
Fratelli Treves Milano
1920 pagine 119

   





Cristo